Inaugurazione della mostra ‘Un manifesto per il Giorno della Memoria’ a Foggia
Venerdì 31 gennaio 2025, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia ospiterà un’importante collettiva d’arte dal titolo ‘Un manifesto per il Giorno della Memoria’. Questa manifestazione, che avrà luogo alle 18.30 nella sala Rosa del Vento, coinvolge professionisti e studenti delle Accademie di Belle Arti e dei Licei artistici, mettendo in luce l’impegno creativo nel commemorare la Shoah in occasione del Giorno della Memoria. L’esposizione si inserisce nel contesto della celebrazione degli ottant’anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, un evento che segna una pagina cupa della storia dell’umanità.
Un progetto curato da Gianfranco Piemontese
La mostra, curata da Gianfranco Piemontese, ha preso vita attraverso un’apposita open call rivolta ad artisti, grafici e studenti del settore creativo. L’invito è stato accolto con entusiasmo, portando alla creazione di 51 manifesti artistici che esplorano le diverse interpretazioni della Shoah e il complesso rapporto tra l’arte grafica e la memoria storica. Ogni manifesto rappresenta un’opportunità per riflettere sul passato attraverso la lente dell’arte, offrendo una visione che può essere sia personale che collettiva.
Questi lavori non sono solo opere d’arte ma vere e proprie dichiarazioni che invitano il pubblico a interagire con temi di grande rilevanza storica e sociale. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 22 febbraio 2025, con orari di visita stabiliti tutti i giorni, ad eccezione delle domeniche e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. La giusta occasione per vivere un momento di riflessione profonda sull’importanza della memoria.
Un tema di rilevanza e attualità
Il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, ha evidenziato come iniziative come questa siano fondamentali per continuare a celebrare il Giorno della Memoria. Ligustro ha sottolineato l’unicità della Shoah, evidenziando il contesto europeo del genocidio e i metodi sistematici impiegati. Con queste parole, si vuole non solo onorare le vittime ma anche invitare alla riflessione su come eventi di tale portata non debbano mai ripetersi.
In questo senso, la commemorazione rappresenta un’occasione non solo per ricordare, ma anche per vigilare contro le nuove forme di razzismo, discriminazione e odio che rischiano di affiorare nuovamente nel dibattito pubblico. L’arte, in questo contesto, diventa un potente mezzo di comunicazione, capace di suscitare emozioni e stimolare il dialogo su argomenti tanto delicati quanto urgenti.
La mostra non si limita a rievocare il passato, ma invita il visitatore a interrogarsi su come la storia possa influenzare il presente e il futuro. Configurandosi come un monito, l’esposizione è un richiamo a non dimenticare e a lavorare attivamente per costruire una società più giusta e inclusiva.